Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)
sepolte, a quelle mirabili statue di marmo o di bronzo che le rovine del tempo de' barbari dell'ignoranza hanno cacciate giú giú nel seno della terra
Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)
alle cortesi, alle calde, alle continue istanze de' miei amici, e per rendere paghi i loro voti continuo la mia storia. Chi se ne stuccasse se la
Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)
Col signor Mario abbiamo chiusa la lista de' membri della famiglia. Viene ora l'articolo ospiti. Metterò me per il primo, non per difetto di modestia
Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)
distruzione di ogni creatura vivente. Poi invece la tempesta rallenta, la furia de' turbini si fa meno intensa, alla fine passa; anche questa è passata! La
Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)
merito calpestato dalla mediocrità, lo consola del suo obblio e de' suoi scherni, dicendogli: - Se non ti pregia, suo danno! non mancherà che ti pregi
Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)
trent'anni in qua un tale profluvio, vi sono già tanti racconti, romanzi, scene di tutte le vite possibili, che il sacco, per quanto l'immaginazione de
Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)
, e non parlo di quelle a pié de' monti, ma di quelle su' monti come Perugia, Siena, Orvieto, Macerata, Osimo, Cortona, Taormina in Sicilia, San